Sagra del Fuoco

Recco è 8 settembre... ma solo nel fine settimana? PDF Stampa E-mail
  
Domenica 04 Dicembre 2011 13:35

Tra le continue manovre economiche che si sono rincorse durante i mesi estivi con una continua successione di norme, circolari, fiducie di governo, aumenti dell’IVA, dell’imposta di bollo e rinvii di spese, è stato inserito il comma 24 dell’art. 1 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 convertito nella legge 14 settembre 2011, n. 148 che recita: “a decorrere dall’anno 2012 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 30 novembre dell’anno precedente, sono stabilite annualmente le date in cui ricorrono le festività introdotte con legge dello Stato non conseguente ad accordi con la Santa Sede, nonché le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni in modo tale che, sulla base della più diffusa prassi europea, le stesse cadano il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica”.

A prescindere dalla formulazione molto infelice e complicata, il significato essenziale è che il Parlamento italiano su proposta del Governo ha approvato l’abolizione del giorno festivo relativo al santo patrono cittadino spostandone d’ufficio la ricorrenza il venerdì precedente o la domenica o il lunedì successivo!

Come al solito il legislatore quando vuole semplificare finisce con il complicare le cose perché la norma non è immediatamente operativa, ma contiene un rinvio ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanarsi entro il 30 novembre di ogni anno con il quale stabilirà in quale giorno si potrà festeggiare…

A questo punto si pone il problema anche per l’8 settembre che per il 2012 cadrà di sabato quindi (a livello teorico) si dovrà necessariamente anticipare al 7 o posticipare al 9 o addirittura il giorno 10.

Ma quali saranno le sanzioni a carico di eventuali trasgressori che volessero festeggiare la festa nel cosiddetto “giorno che cade”, magari il Ministro dell’Interno invierà la forza pubblica a bloccare la Processione, oppure il Ministro della Difesa farà sbarcare il battaglione San Marco per occupare la città, o ancora il prefetto emetterà un decreto ex art. 2 TULPS, ma questo ahimé l’abbiamo già vissuto!

Scherzi a parte, sono convinto che alla fine questa nuova disposizione a Recco per la nostra amatissima festa della Suffragina non sarà certamente applicata e anche il prossimo anno continueremo a festeggiare la Celeste Patrona l’8 settembre con la consueta devozione e partecipazione come avviene dal 1824.

I problemi della mancanza di competitività dell’Italia non si risolvono certo abolendo un giorno di vacanza perché se fosse così semplice…

 

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